BALESTRA

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Cekk88
view post Posted on 16/11/2010, 21:24




BALESTRA



La balestra è un'arma da lancio costituita da un arco di legno, corno, o acciaio montato su di una calciatura (fusto) denominata teniere e destinata al lancio di quadrelli, frecce, strali, bolzoni, palle, o dardi. La corda viene bloccata a un meccanismo chiamato noce. Lo scatto avveniva tirando giù un piolo, nei modelli più antichi, o facendo pressione su una sorta di grilletto chiamato chiave. La corda veniva tesa grazie a un meccanismo a gancio chiamato crocco oppure, nei modelli più sofisticati, a un martinetto.


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STORIA



La balestra ha una storia molto antica. È certo comunque che essa fu sviluppata solo dopo l'invenzione dell'arco per aumentarne la potenza e la gittata. Il suo utilizzo inizialmente fu sporadico e non decisivo per l'esito degli scontri in battaglia, forse a causa delle difficoltà tecniche che si incontravano nella sua costruzione e soprattutto a causa dei costi di fabbricazione.
Sia la Grecia che la Cina rivendicano l'invenzione della balestra. È probabile che essa fu sviluppata indipendentemente da entrambe le culture, anche se non è chiaro quale delle due utilizzò la balestra per prima.
A favore dei Greci c'è l'invenzione della balista avvenuta attorno al 400 a.C. Essa è una sorta di grande balestra, anche se il proietto della balista riceve l'energia dalla torsione di due grandi matasse e non come nella balestra dalla curvatura dell'arco. Inoltre, la balista, era atta al lancio di pietre e frecce. Sembra, tuttavia, che fra i primi esemplari ve ne fossero alcuni aventi le stesse dimensioni di una balestra. Secondo alcuni autori greci nello stesso periodo erano presenti i gastraphetes, ma queste testimonianze sono posteriori e quindi incerte.
A favore della paternità della Cina ci sono dei rinvenimenti archeologici di meccanismi di sganciamento in bronzo prodotti attorno al 200 a.C. e dei documenti scritti cinesi che descrivono l'impiego della balestra in battaglia attorno al 341 a.C.

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LA BALESTRA IN BATTAGLIA



L'uso della balestra in Europa (famosi e molto apprezzati ad esempio i balestrieri francesi o genovesi) continua ininterrottamente dall'epoca classica fino al periodo di maggior popolarità tra l'XI e il XVI secolo, in seguito essa venne abbandonata a favore delle armi da fuoco.
Fino alla comparsa delle prime armi da fuoco, la balestra è stata l'arma più devastante che un singolo soldato poteva utilizzare. Infatti, ha un potere di penetrazione tale da forare le armature dei cavalieri. Inoltre, l'addestramento per il suo utilizzo, rispetto all'arco, risulta più breve.
Comunque la balestra soffre di due handicap rispetto all'arco: la poca maneggiabilità, dovuta al suo peso, che costringe il balestriere a mantenere sostanzialmente la postazione di lancio fissa, e la fase di caricamento che è decisamente più lunga rispetto all'arco. Nella pratica ciò si traduceva nella necessità di assicurarsi un riparo durante la fase di caricamento e, conseguentemente, il suo utilizzo fu soprattutto come arma di difesa, collocata al riparo delle fortificazioni. Proprio per migliorare l'efficacia dei balestrieri in campo aperto, soprattutto in presenza di tiratori nella parte avversaria, venne introdotto l'uso dei pavesi, grandi scudi di legno dietro cui i balestrieri si proteggevano durante la lenta fase di ricarica. Tali scudi potevano essere assicurati dietro la schiena oppure portati da un addetto, chiamato "palvesario". Proprio l'assenza dei pavesi nei ranghi dei balestrieri genovesi al servizio del re Filippo VI di Francia portò alla sconfitta francese a Crecy. Sempre nella medesima battaglia i francesi ricorsero allo stratagemma di montare su carri grosse balestre da postazione, in grado di scagliare frecce ad oltre 500 m, e con la possibilità quindi di essere spostate sul fronte, ma le cattive condizioni atmosferiche che avevano reso un pantano il campo di battaglia ne limitò l'utilizzo.
La balestra comportò un discreto cambiamento nelle strategie utilizzate in battaglia, ma soprattutto modificò l'approccio alla battaglia da parte dei nobili, che fino ad allora, protetti dalle armature e a cavallo, avevano sempre buone possibilità di uscire ancora vivi dallo scontro. Con l'uso massiccio delle balestre il rischio di morire aumentava considerevolmente. Inoltre, anche l'approccio delle battaglie venne generalmente preceduto dall'intervento dei tiratori che, sfruttando la vasta gittata e potenza delle balestre, potevano sfoltire i ranghi avversari prima del corpo a corpo e ripararsi in fretta dietro le vicine linee amiche se caricate da truppe di cavalleria, le cui cavalcature si dimostrarono comunque molto vulnerabili ai proiettili (il che li rendeva un facile bersaglio se esposte) o risultavano più lente se coperte da corazze abbastanza spesse da assicurare un'adeguata protezione all'animale (permettendo il riparo dei tiratori). Spesso le battaglie venivano precedute da un confronto a distanza tra i tiratori delle parti avversarie: il vincitore, una volta sgominati i tiratori nemici, avrebbe avuto un importante vantaggio tattico, mantenendo la possibilità di colpire a distanza le truppe avversarie e di coprire quelle amiche nell'avanzata e soprattutto impedendo al nemico ogni possibilità di fare altrettanto.
La balestra modificò a tal punto le regole dell'ingaggio in battaglia che il suo uso fu spesso osteggiato. Lo stesso papa Innocenzo II, durante il Concilio Laterano II del 1139, vietò l'utilizzo della balestra tra eserciti cristiani, mentre, non potendo avere influenza sugli eserciti musulmani e gli eretici, lo consentì contro questi.
 
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TB3-_-bLaCkOuT-x
view post Posted on 4/6/2012, 14:33




L'arma antica più fiera di tutte.
Fantastica
:kill: :kill: :kill: :kill:
 
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1 replies since 16/11/2010, 21:24   152 views
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